Serie C - ARICCIA TRAVOLGE IL CECCANO.
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Serie C - ARICCIA TRAVOLGE IL CECCANO.
PROSEGUE L’INSEGUIMENTO ALLA CAPOLISTA POMEZIA.
Si preannunciava una trasferta difficile quella di sabato per l’Ariccia, soprattutto in virtù degli ultimi risultati positivi dei ciociari e di quanto questa squadra aveva fatto vedere nel girone di andata proprio al Palakilgour. I ragazzi di mister D’Anastasio con una giusta preparazione e giusto approccio alla gara si sono aggiudicati l’intera posta in palio. Un tre a zero che lascia poco alla cronaca. Il sestetto libertas, sceso in campo con Di Napoli in regia con mazza P. suo diagonale, Fotia e Camilleri al centro, Tondi ed Antola di banda e Nardone libero, ha sempre tenuto in pugno l’incontro eccetto qualche difficoltà nel primo parziale, dove i giocatori di casa, attraverso un bel gioco, riuscivano a tener testa ai castellani. Si procedeva punto su punto con un leggero vantaggio per il Ceccano, annullato dall’entrata in campo di capitan Ferrini e da suoi due prolifici attacchi. Il capitano è impegnato in una fase di richiamo fisico e lavoro specifico che lo vedrà protagonista nei momenti più impegnativi della stagione. Superato il primo, set l’incontro va in discesa, da segnalare Paolo Mazza al suo terzo incontro oltre i venti punti, la conferma di Tondi ed il ritorno di Antola. L’andamento della gara consentiva qualche innesto; prezioso il ritorno di Comandini, fermo per un paio di settimane per impegni di lavoro, subito in gara con un primo tempo in sospensione niente male. L’apporto di “ Gracco “ è fondamentale per la gestione delle risorse fisiche e nervose della squadra, considerando poi la sua grande disponibilità nel ruolo di palleggiatore, merita sicuramente rispetto. Buono Nunziata che sta tornando ai livelli che conoscevamo. Archiviato Ceccano, sabato 16 c.m. alle ore 19.00 sul parterre del Palakilgour arriva il Frosinone; non sono consentiti passi falsi, i ragazzi lo sanno, si vede nel lavoro settimanale: tutti presenti, gran lavoro, sudore ed armonia nel gruppo.
Secondo appuntamento con i protagonisti, oggi è il turno di Vittorio Tondi.
Vittorio, due anni ad Ariccia, un bilancio
Sono venuto ad Ariccia l'hanno scorso ed ho trovato da subito l'intesa con i compagni e con la società, testimone di questo è il fatto che sono rimasto anche quest'anno, io che sono una persona a cui piace "girare". Con le regole di quest'anno ora saremmo nella serie superiore dal momento che non avremmo disputato i fatali play-off interregionali. Ma penso che la serie in cui si gioca conti fino ad un certo punto, anche in vista del fatto che quest'anno il campionato è molto duro e ci sono sei squadre con le carte in regola per il passaggio di categoria... ci si diverte. Qui si sta bene, le paste non mancano, il sorriso è sempre sulla bocca e il Vignarolo ha sempre un tavolo pronto per noi. Poi ad Ariccia io ho profonde radici...
Due campionati al vertice, per quest'anno quale obbiettivo
Sarebbe ipocrita non dire che quest'anno non si vuole passare. Sono stati fatti gli innesti giusti su una squadra già molto competitiva ed escluso qualche calo di concentrazione la classifica lo dimostra. I passi falsi sono stati determinanti, ma c'è ancora del tempo per recuperare e prendere il posto che a mio avviso ci spetta.
Il mister, i compagni, l'ambiente
L'allenatore riesce a darci quella spinta che a volte inevitabilmente tende ad assopirsi, è una persona molto determinata e sicura dei suoi mezzi e si trova in ambiente ricettivo. Il percorso è lungo ma lui può darci (e lo sta facendo) una grossa mano per superare quei limiti che un campionato così serrato impone. I compagni sono molto eterogenei nei modi e nei caratteri, ma due cose ci accomunano: la voglia di divertirci insieme e l'obiettivo di vincere il campionato. Cominciamo dai palleggiatori. Pecco è il nostro martire: non pago di spezzarsi la schiena al lavoro la sera pensa bene di venire in palestra a combattere con la nostra ricezione latitante e i nostri appoggi furtivi. Gracco sta piano piano acquisendo la “spocchiaggine” del palleggiatore esperto: tra lelle, pipe e sette ormai non lo ferma più nessuno.
Per quanto riguarda gli opposti, Pinna va su come una farfalla e tira giù tutto con la clava e Antonio sta ritornando dopo l'infortunio a 3 e 40 (Pinna attento). A banda ci si diverte. Gonghia sa di essere un esperto nella diagonale stretta ma si ostina sulla parallela lunga... sa di avere sia “chesto che chello”. Nenne ch'ha la spalla che è un gioiello ed una battuta niente male e sa di esserci di grande aiuto dietro. Gabriele è un hobbit salterino, sta tanto in aria sia a muro che in attacco e in partita è un vero trascinatore con i suoi sorrisi smaglianti e continui. I centrali: Ferrini ha rotto le scatole di essere il più forte centrale della serie c, "gianni" Fotia sta alzando la media di uno su mille, gluteo sta padroneggiando i colpi sia in cinque che in uno e Camilleri è un pazzo esaltato che per qualche strano motivo mi va tanto a genio. Gigi, ultimo ma solo per motivi di ruolo, sta padroneggiando la difesa e la ricezione come padroneggia le paste e la tavola...va bene così. Un saluto a mister "Softy".
Vittorio Tondi, descriviti
E' difficile farlo... sono alto, bello e forte (scherzo(mica tanto)). Sono una persona tranquilla fuori dalla palestra e mi piace stare con gli amici quando non parlano di calcio. Tra le mie passioni ci sono l'arte e la letteratura a cavallo tra ottocento e novecento, i libri di Eco e Wilde, Scherolck Holmes, ma in particolare una bella mora alta un metro e ottanta che gioca al Nautilus (?).
Un saluto a tutti e soprattutto a Luca!
Si preannunciava una trasferta difficile quella di sabato per l’Ariccia, soprattutto in virtù degli ultimi risultati positivi dei ciociari e di quanto questa squadra aveva fatto vedere nel girone di andata proprio al Palakilgour. I ragazzi di mister D’Anastasio con una giusta preparazione e giusto approccio alla gara si sono aggiudicati l’intera posta in palio. Un tre a zero che lascia poco alla cronaca. Il sestetto libertas, sceso in campo con Di Napoli in regia con mazza P. suo diagonale, Fotia e Camilleri al centro, Tondi ed Antola di banda e Nardone libero, ha sempre tenuto in pugno l’incontro eccetto qualche difficoltà nel primo parziale, dove i giocatori di casa, attraverso un bel gioco, riuscivano a tener testa ai castellani. Si procedeva punto su punto con un leggero vantaggio per il Ceccano, annullato dall’entrata in campo di capitan Ferrini e da suoi due prolifici attacchi. Il capitano è impegnato in una fase di richiamo fisico e lavoro specifico che lo vedrà protagonista nei momenti più impegnativi della stagione. Superato il primo, set l’incontro va in discesa, da segnalare Paolo Mazza al suo terzo incontro oltre i venti punti, la conferma di Tondi ed il ritorno di Antola. L’andamento della gara consentiva qualche innesto; prezioso il ritorno di Comandini, fermo per un paio di settimane per impegni di lavoro, subito in gara con un primo tempo in sospensione niente male. L’apporto di “ Gracco “ è fondamentale per la gestione delle risorse fisiche e nervose della squadra, considerando poi la sua grande disponibilità nel ruolo di palleggiatore, merita sicuramente rispetto. Buono Nunziata che sta tornando ai livelli che conoscevamo. Archiviato Ceccano, sabato 16 c.m. alle ore 19.00 sul parterre del Palakilgour arriva il Frosinone; non sono consentiti passi falsi, i ragazzi lo sanno, si vede nel lavoro settimanale: tutti presenti, gran lavoro, sudore ed armonia nel gruppo.
Secondo appuntamento con i protagonisti, oggi è il turno di Vittorio Tondi.
Vittorio, due anni ad Ariccia, un bilancio
Sono venuto ad Ariccia l'hanno scorso ed ho trovato da subito l'intesa con i compagni e con la società, testimone di questo è il fatto che sono rimasto anche quest'anno, io che sono una persona a cui piace "girare". Con le regole di quest'anno ora saremmo nella serie superiore dal momento che non avremmo disputato i fatali play-off interregionali. Ma penso che la serie in cui si gioca conti fino ad un certo punto, anche in vista del fatto che quest'anno il campionato è molto duro e ci sono sei squadre con le carte in regola per il passaggio di categoria... ci si diverte. Qui si sta bene, le paste non mancano, il sorriso è sempre sulla bocca e il Vignarolo ha sempre un tavolo pronto per noi. Poi ad Ariccia io ho profonde radici...
Due campionati al vertice, per quest'anno quale obbiettivo
Sarebbe ipocrita non dire che quest'anno non si vuole passare. Sono stati fatti gli innesti giusti su una squadra già molto competitiva ed escluso qualche calo di concentrazione la classifica lo dimostra. I passi falsi sono stati determinanti, ma c'è ancora del tempo per recuperare e prendere il posto che a mio avviso ci spetta.
Il mister, i compagni, l'ambiente
L'allenatore riesce a darci quella spinta che a volte inevitabilmente tende ad assopirsi, è una persona molto determinata e sicura dei suoi mezzi e si trova in ambiente ricettivo. Il percorso è lungo ma lui può darci (e lo sta facendo) una grossa mano per superare quei limiti che un campionato così serrato impone. I compagni sono molto eterogenei nei modi e nei caratteri, ma due cose ci accomunano: la voglia di divertirci insieme e l'obiettivo di vincere il campionato. Cominciamo dai palleggiatori. Pecco è il nostro martire: non pago di spezzarsi la schiena al lavoro la sera pensa bene di venire in palestra a combattere con la nostra ricezione latitante e i nostri appoggi furtivi. Gracco sta piano piano acquisendo la “spocchiaggine” del palleggiatore esperto: tra lelle, pipe e sette ormai non lo ferma più nessuno.
Per quanto riguarda gli opposti, Pinna va su come una farfalla e tira giù tutto con la clava e Antonio sta ritornando dopo l'infortunio a 3 e 40 (Pinna attento). A banda ci si diverte. Gonghia sa di essere un esperto nella diagonale stretta ma si ostina sulla parallela lunga... sa di avere sia “chesto che chello”. Nenne ch'ha la spalla che è un gioiello ed una battuta niente male e sa di esserci di grande aiuto dietro. Gabriele è un hobbit salterino, sta tanto in aria sia a muro che in attacco e in partita è un vero trascinatore con i suoi sorrisi smaglianti e continui. I centrali: Ferrini ha rotto le scatole di essere il più forte centrale della serie c, "gianni" Fotia sta alzando la media di uno su mille, gluteo sta padroneggiando i colpi sia in cinque che in uno e Camilleri è un pazzo esaltato che per qualche strano motivo mi va tanto a genio. Gigi, ultimo ma solo per motivi di ruolo, sta padroneggiando la difesa e la ricezione come padroneggia le paste e la tavola...va bene così. Un saluto a mister "Softy".
Vittorio Tondi, descriviti
E' difficile farlo... sono alto, bello e forte (scherzo(mica tanto)). Sono una persona tranquilla fuori dalla palestra e mi piace stare con gli amici quando non parlano di calcio. Tra le mie passioni ci sono l'arte e la letteratura a cavallo tra ottocento e novecento, i libri di Eco e Wilde, Scherolck Holmes, ma in particolare una bella mora alta un metro e ottanta che gioca al Nautilus (?).
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